Hai sbagliato bonifico o sei stato truffato? Ecco cosa devi fare subito per riavere i soldi

Quando ci si rende conto di aver effettuato un bonifico sbagliato o, peggio ancora, di essere vittima di una truffa tramite bonifico, la preoccupazione è immediata. Tuttavia, agire con prontezza e seguire alcune precise procedure è fondamentale per aumentare le probabilità di recuperare il proprio denaro e limitare i danni. Vediamo quali sono i passi da compiere a seconda dei diversi scenari, dal semplice errore al vero e proprio raggiro finanziario.

Bonifico sbagliato: cosa fare subito

Effettuare un bonifico verso un IBAN errato, oppure inserire in modo sbagliato l’importo o il nominativo del beneficiario, è un errore che può capitare a chiunque. La prima cosa da fare è contattare immediatamente la propria banca. Ogni istituto di credito mette infatti a disposizione una procedura interna chiamata richiamo del bonifico, che consente di bloccare o revocare l’operazione, a condizione che non sia già stata contabilizzata definitivamente e che il denaro non sia ancora stato girato al destinatario.

Quando il bonifico errato è già stato eseguito e accreditato sul conto del beneficiario, la possibilità di recupero si complica ma non è del tutto perduta. In questo caso sarà necessario:

  • Contattare la banca e formalizzare la richiesta di restituzione, fornendo tutti i dettagli della transazione (importo, IBAN, dati del beneficiario, data e ora).
  • La banca si occuperà di interpellare il destinatario errato e chiedere il consenso alla restituzione delle somme. Il beneficiario può, e generalmente deve, restituire quanto ricevuto per errore.
  • Se il destinatario si rifiuta di restituire i soldi, chi ha eseguito il bonifico può agire in giudizio presso il Tribunale con un’azione civile per il recupero dell’indebito oggettivo.

Non agire è rischioso anche per chi, in buona fede, riceve somme non dovute sul proprio conto corrente: trattenere quei soldi senza titolo giuridico configura la fattispecie di appropriazione indebita, punibile penalmente. La prassi migliore è informare subito la propria banca e autorizzare la restituzione, andando a compilare il nulla osta che consente il riaddebito sul proprio conto.

Bonifico a un truffatore: i passi indispensabili

Molto diversa è la situazione di chi è stato vittima di una truffa online e ha eseguito un bonifico su un conto indicato da soggetti malintenzionati, per l’acquisto di beni o servizi inesistenti, o seguendo false comunicazioni. In questo frangente, il tempo è l’elemento cruciale: agire nelle prime ore può fare la differenza tra sperare di recuperare la somma o perderla definitivamente.

Le azioni da intraprendere sono:

  • Contattare immediatamente la banca, attraverso tutti i canali disponibili (call center, home banking urgente, sportello), segnalando chiaramente che si tratta di una frode e fornendo ogni dettaglio sul bonifico (importo, IBAN di destinazione, effettuato il, ora, eventuali nomi).
  • Chiedere il blocco o richiamo urgente del bonifico; se la segnalazione arriva tempestivamente – spesso entro qualche ora, massimo entro la fine della giornata lavorativa – la banca può intervenire e cercare di congelare i fondi su disposizione propria o su segnalazione dell’autorità giudiziaria, prima che vengano prelevati o ulteriormente trasferiti.
  • Sporgere denuncia presso Polizia o Carabinieri, allegando tutta la documentazione e le conversazioni utili (email, messaggi, coordinate bancarie, ricevute di pagamento). Questo è essenziale perché, oltre a rappresentare un obbligo per il prosieguo degli accertamenti, consente anche, tramite l’autorità giudiziaria, di attivare richieste urgenti verso l’istituto di credito coinvolto.

Non sempre si riesce a bloccare o recuperare subito le somme inviate in caso di truffa perché i truffatori spesso movimentano rapidamente il denaro, ma una segnalazione tempestiva consente almeno di provare a impedire il danno o a limitarlo.

Tempi, responsabilità e rischi penali

I tempi tecnici per ottenere un congelamento o un riaccredito variano a seconda della rapidità della segnalazione e della collaborazione tra le banche interessate. Per i bonifici accreditati su conti IBAN italiani, se il beneficiario collabora, la procedura può risolversi in 2-3 giorni lavorativi con il riaddebito della somma errata. Diversamente, se servono accertamenti, i tempi si allungano e può essere necessario agire in via giudiziale.

Per bonifici inviati all’estero, soprattutto fuori dall’area SEPA, la procedura diventa complessa e spesso irrisolvibile, specie se il destinatario non è identificabile o si rende irreperibile. Anche in questi casi però, la tempestività nella denuncia può essere risolutiva per bloccare in tempo i fondi prima che vengano spostati.

È importante chiarire che:

  • Chi riceve per errore un bonifico non dovuto e, volontariamente, decide di trattenerlo, rischia una denuncia per appropriazione indebita ai sensi dell’art. 646 del codice penale.
  • Se il denaro è stato ricevuto in seguito a una comunicazione fraudolenta, la responsabilità ricade sul truffatore che ha orchestrato la frode, ma il beneficiario del conto potrebbe essere destinatario di indagini, soprattutto se complice.

Anche la banca, in caso di errori gravi e dimostrati nei controlli, può essere chiamata in causa a concorrere nell’indennizzo dei danni subiti dal cliente, ma si tratta di ipotesi particolari da valutare volta per volta.

Prevenire errori, segnalare truffe: consigli pratici

La prevenzione di errori e truffe è la migliore difesa. Alcuni consigli utili per ridurre i rischi sono:

  • Controllare attentamente i dati prima di confermare un bonifico: IBAN, nome e cognome, importo.
  • Utilizzare sistemi di autenticazione a due fattori e mail di conferma per ogni trasferimento.
  • Diffidare sempre da richieste di bonifico apparentemente sospette, soprattutto se inviate via email o canali non ufficiali.
  • Quando si acquistano beni o servizi da privati, prediligere metodi di pagamento tracciati ma con protezione acquirenti.
  • In caso di dubbio, verificare la bontà della richiesta contattando direttamente la controparte, anche tramite una breve ricerca online sul beneficario e su recensioni.

Segnalare immediatamente ogni operazione sospetta alla banca e alle autorità giudiziarie è fondamentale per consentire il blocco dei fondi e l’apertura delle indagini, aumentare le possibilità di recupero e contribuire a combattere le frodi bancarie.

In sintesi, se ti accorgi di aver commesso un errore o di essere stato truffato con un bonifico, intervieni senza indugi: la prontezza d’azione è spesso decisiva per salvare il proprio denaro e tutelare i propri diritti. Affidarsi al supporto professionale della propria banca e, se necessario, di un legale esperto in diritto bancario, può rivelarsi una scelta vincente per affrontare al meglio una situazione critica ma superabile, con le giuste tempistiche e procedure.

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